Quando si scrive per il web bisogna certamente prestare attenzione alla qualità dei contenuti e all’aspetto estetico della pagina, ma è fondamentale ottimizzare ciò che si pubblica in modo che sia facilmente rintracciabile dagli utenti e dai motori di ricerca.
Ecco perché oggi è molto richiesta una figura professionale che sappia unire la creatività di un copywriter e l’approfondita conoscenza del digital marketing: questo ruolo è coperto da un esperto di SEO Copywriting, ovvero l’abilità di scrivere contenuti ottimizzati per i motori di ricerca, di valore e facilmente rintracciabili dagli utenti.
L’obiettivo di chi possiede una sua presenza online oggi, ad esempio un freelance, un’azienda, un blogger, è quello di posizionarsi al meglio nella SERP, in modo che l’utente visiti il sito e possa convertirsi in cliente.
Questo è possibile attraverso alcuni trucchi per convincere l’algoritmo dei motori di ricerca che il proprio contenuto è quello che più di altri è in grado di soddisfare ciò che l’utente sta cercando. Tra queste strategie, la più importante è ovviamente l’uso delle keyword giuste, ovvero quelle parole chiave che l’utente scrive nella barra di ricerca di Google.
Nel digital marketing, il compito di migliorare la posizione delle pagine web nei risultati organici è nelle mani della SEO.
In questo articolo vedremo insieme cosa si intende con il termine SEO Copywriting e perché è importante nel digital marketing. Troverai anche dei consigli per fare SEO Copywriting e alcuni dei migliori programmi che ti aiuteranno nella scrittura di contenuti SEO.
Cos’è la SEO?

Quando si parla di Search Engine Optimization si intende quell’insieme di strategie impiegate per migliorare il posizionamento di un sito sui motori di ricerca. La SEO si occupa di aumentare la visibilità dei contenuti organici, ovvero quelli NON a pagamento.
Cos’è il Copywriting?

Il copywriting è la scrittura per il marketing, ovvero che riguarda la produzione orientata all’obiettivo commerciale. Un copywriter si occupa di newsletter, post sui social, annunci pubblicitari e altri contenuti pensati per attirare l’attenzione dell’utente e convertirlo in cliente.
SEO copywriting: cos’e la scrittura SEO?

Se prima abbiamo dato una definizione di SEO e poi di Copywriting, vediamo ora insieme che cosa genera l’unione dei due termini. SEO Copywriting vuol dire scrittura di contenuti SEO.
Un contenuto ottimizzato presenta una scrittura brillante e coinvolgente ma, allo stesso tempo, che contengano anche le giuste parole chiave affinché possano essere trovati dai motori di ricerca. Insomma, con un termine alquanto cyberpunk, potremmo dire che il SEO copywriting è un tipo di scrittura bionica che, da un lato è ben scritta affinché piaccia alle persone, e dall’altra qualitativamente apprezzabile dai motori di ricerca.
L’obiettivo è quello di posizionarsi al meglio nella SERP per aumentare il traffico sul proprio sito web, informare e intrattenere gli utenti, convertirli infine in clienti.
Le abilità di un copywriter esperto di SEO risiedono sia nella conoscenza approfondita del target di riferimento, nella capacità di coinvolgere il potenziale cliente e spingerlo a intraprendere un’azione, sia nella consapevolezza del funzionamento degli algoritmi dei motori di ricerca. La conoscenza del digital marketing e delle tecniche per comparire meglio nei risultati di ricerca ha un solo obiettivo: vendere.
Il SEO Copywriter è in grado di spingere l’utente nel funnel di acquisto e accompagnarlo nei vari step attraverso una comunicazione appositamente dedicata a lui. Il SEO Copywriter, infatti, è in grado di intercettare il cliente giusto, conosce i suoi problemi e sa come convincerlo che il prodotto promosso possa risolverli. Per far sì che un contenuto raggiunga il cliente giusto, il SEO Copywriter si affida alle keywords pertinenti a ciò che ha scritto e al prodotto che sta promuovendo.
La strategia del keyword targeting, infatti, è fondamentale per scrivere ottimi contenuti SEO. Consiste nel cercare parole chiave relative al mercato di riferimento, molto gettonate e ad alto rendimento.
Importanza della keyword research nel SEO Copywriting

Prima ancora di scrivere i contenuti, il SEO Copywriter deve chiedersi come l’utente desiderato cercherebbe l’argomento che deve trattare sulla barra di ricerca. Quali parole digiterebbe?
La risposta a questa domanda coincide con le keywords che devono per forza essere presenti nel contenuto ottimizzato. L’attività di ricerca di queste parole chiave è detta keyword research ed è alla base di un’ottima strategia SEO. Trovare le giuste parole chiave consente di far indicizzare e posizionare al meglio una pagina web sui motori di ricerca. Se questi rilevano la presenza di un numero di parole chiave sufficiente e inerenti a ciò che l’utente vuole, allora assegneranno un punteggio di rilevanza maggiore al contenuto e permetterà agli utenti di trovarlo più facilmente.
Se il sito viene intercettato meglio da motori di ricerca e utenti, allora aumenterà anche il traffico e gli utenti potenzialmente convertibili in clienti. Più persone approdano sul sito, più si alza la possibilità di vendere il proprio prodotto e aumentare i profitti.
Il SEO Copywriter non è un mago, ma si avvale di trucchi e strumenti per effettuare una keyword research efficace e proficua. Nei prossimi paragrafi, leggerai alcuni consigli per scrivere contenuti ottimizzati per i motori di ricerca e quali sono i migliori strumenti per la scrittura di contenuti SEO.
18 Consigli per il SEO copywriting

1. Utilizzare software online per la keyword research
Questo è il punto di partenza di ogni tecnico che si occupa di SEO. Le parole chiave non si inventano, ma si scelgono in base alla loro efficacia. Un tool come SEMrush, SEOzoom, Google Trends o altri che vedremo nel prossimo capitolo, può aiutare a trovare keywords efficaci e a posizionare il sito tra i primi risultati di ricerca di Google, ovvero quelli più cliccati.
2. Trovare parole chiave semanticamente correlate
Ci sono dei tool, come Magic Tool di SEMrush, che permettono di inserire una parola chiave nella barra di ricerca e cercare quelle a questa correlate. Ciò significa dire addio al keyword stuffing e alla ripetizione della stessa keyword nel corso del testo. Usare parole chiave correlate è un ottimo modo per raggiungere un pubblico più ampio.
3. Scegliere parole chiave a coda lunga
Le long tail keywords sono parole chiave meno ricercate e quindi con meno concorrenza. Long tail, in questo caso, indica il fatto che siano formate da più parole. Queste keywords sono strategicamente efficienti perché meno gettonate e più specifiche, in grado di attirare un pubblico più preciso e più facilmente convertibile.
4. Usare parole chiave con domande correlate
Molti utenti, piuttosto che inserire parole chiave nella barra di ricerca, preferisce fare domande. Questo soprattutto quando non utilizzano le dita per navigare in Google, ma l’assistente vocale. Inserire nel proprio testo delle domande, aiuta il sito a posizionarsi meglio perché più inerente a ciò che l’utente cerca. Ecco perché sono stati creati tool come People Also Ask che, ricercando una parola chiave, trovano una serie di domande relative a quest’ultima che gli utenti pongono spesso.
5. Scoprire il keyword intent
Quando si crea un contenuto ottimizzato SEO, bisogna comprendere la motivazione dietro la ricerca di un utente quando approda sul contenuto stesso. Ragionando su questa spinta, si scopre il keyword intent, che può essere di tipo informativo, quando l’utente cerca delle informazioni, navigazionale, ovvero se egli vogliono approdare su un certo sito, oppure commerciale, quando vuole effettuare un acquisto. Nel momento in cui si scrive un contenuto ottimizzato, bisogna ricordare di usare parole chiave correlate al keyword intent.
6. Dosare bene la frequenza delle keywords
Quante volte una parola chiave deve ripetersi nel testo? Quando si affronta questo argomento, si parla di keyword density, ovvero la frequenza con cui compare una parola chiave in una parte del testo. Esagerare vuol dire inserire il proprio sito tra quelli spam. Inserirla una volta sola in un testo con tante parole significa rinunciare a scalare la SERP. Bisogna ragionare per paragrafi: in ogni paragrafo, la parola chiave principale e le correlate dovrebbero coprire il 3% del testo.
7. Tenere d’occhio i competitors
Quando si cerca di scalare la SERP, bisogna sapere chi potrebbe batterci. E’ dunque bene analizzare le pagine di altri siti con un ranking elevato e basato sulle stesse parole chiave che vogliamo usare noi. Andare a vedere quali contenuti si posizionano meglio, non significa poi copiare, ma solo prendere spunto da chi ottiene risultati migliori puntando al nostro stesso target.
8. Puntare su titoli efficaci
Come vedremo anche nel prossimo paragrafo, ai motori di ricerca piacciono i contenuti ben strutturati e leggibili. Non solo, anche agli esseri umani. La prima cosa che un utente vede quando cerca un’informazione è il titolo del contenuto, poiché esso compare tra i risultati del motore di ricerca.
Questo, dunque, deve essere capace di attirare l’attenzione, ma anche contenere la keyword principale e l’informazione che l’utente sta cercando, in modo da essere rintracciato meglio anche dall’algoritmo del motore di ricerca.
Il titolo deve essere lungo al massimo 60 caratteri, non di più, e inerente al bodycopy. In uno studio pubblicato da SEMrush, è emerso poi che i titoli che contengono riferimenti a guide, liste, tutorial e domande sono quelli che offrono le prestazioni migliori.
Inserire uno di questi elementi potrebbe favorire un posizionamento migliore nella SERP. Infine, si è notato che, inserendo le parole che indicano i contenuti in una parentesi quadra, il risultato migliora. Quindi, un titolo con la forma “10 consigli utili per preparare una torta al cioccolato [guida]” avrà più successo di “Preparare una torta al cioccolato”.
Read also: Come scrivere titoli accattivanti che generano clic e traffico
9. Concentrarsi anche sulla struttura del contenuto
Un testo diviso in paragrafi è certamente più leggibile per gli utenti e facilmente rintracciabile dai motori di ricerca.
E’ bene partire da un titolo, o un tag H1, che è quello, come abbiamo visto, capace di attirare l’attenzione dell’utente, per poi organizzare la pagina con sottotitoli e tag che indichino i paragrafi successivi o gli argomenti secondari (H2/H3/H4/H5/H6).
I titoli e i sottotitoli devono essere chiari e strettamente correlati all’argomento principale. Da non dimenticare è l’inserimento delle keywords in ogni tag.
10. Non sottovalutare il pathos del testo
E’ vero che è importante concentrarsi sulla keyword research, strutturare il testo in modo che sia SEO friendly e che sia rintracciabile dai motori di ricerca, ma non bisogna mai scordare che, alla fine, le informazioni contenute in un testo sono destinate a delle persone.
Bisogna coinvolgerle e informarle allo stesso tempo, in modo che non scollino gli occhi dalla pagina o premano il tasto indietro. Per fare questo, bisogna offrire certamente dei contenuti che stanno cercando, ma anche una lettura immersiva, emozionante e logicamente coerente.
11. Non sottovalutare la leggibilità del testo (aiutarsi con dei software è un’ottima idea!)
Scrivere contenuti ottimizzati per i motori di ricerca significa anche renderli leggibili. Un testo è leggibile quando è ben strutturato, grammaticalmente e ortograficamente corretto, non utilizza termini troppo tecnici, non è prolisso e scorre in modo fluido. Per rendere leggibile un contenuto bisogna:
- conoscere bene il pubblico di riferimento e adattarsi al suo registro linguistico
- concentrarsi sulla divisione in paragrafi e dare a ognuno di questi un titolo che informi sul contenuto del testo
- usare elenchi puntati o infografiche per le informazioni più noiose
- scrivere frasi brevi e chiare
- prestare attenzione alla sintassi e alla grammatica
- usare un lessico non troppo ricercato
Per rendere più leggibile una pagina, è possibile affidarsi a tool specifici che analizzano la scorrevolezza del testo.
Segnalo Hemingway Editor perché è il più completo: mostra quali frasi dovrebbero essere semplificate, quali siano i sinonimi migliori da usare e dove il SEO copywriter ha commesso errori.
12. Aggiungere immagini, video, infografiche
Usare elementi visivi nella pagina vuol dire accrescere il valore del testo. Questi sono in grado di coinvolgere il lettore e tenerlo sulla pagina più a lungo. Condividere, poi, contenuti visivi che piacciono significa aumentare le probabilità di condivisione sui social che porterebbero così a un aumento significativo del traffico.
13. Collegare dei link
Collegare un link vuol dire condividere delle informazioni esterne utili all’utente. Non si tratta solo di una forma di rispetto nei confronti delle pagine da cui derivano le informazioni contenute nel testo, ma è anche un modo per creare fiducia.
Riportare un dato e mostrare dove questo è stato preso aumenta l’autorevolezza del testo.
Non solo: molti SEO copywriter indirizzano l’utente ad altri articoli del sito, in modo da guidarli nel loro customer journey e spingerli a restare di più sulle pagine.
14. Usare i numeri
Abbiamo appena parlato di dati. Abbiamo anche visto che le liste sono in grado di attirare maggiore traffico. Questo dimostra che i numeri piacciono. Citare una ricerca o un sondaggio e inserire percentuali, numeri, soprattutto se grossi e sensazionalistici, aumenta il coinvolgimento dell’utente.
Cambia molto il grado di entusiasmo nel caso un lettore legga “la multinazionale si è espansa quest’anno” o “la multinazionale ha acquisito altre due aziende per un valore di 3 miliardi di dollari”.
15. Essere brevi
Less is more. Anche nel SEO copywriting? Ai motori di ricerca piacciono i contenuti lunghi e ricchi di informazioni, ma gli utenti non hanno tempo da perdere. In generale, sembra che i testi più performanti sono quelli che non superano le 2000 parole, ovvero in grado di contenere molte informazioni ma senza richiedere troppe energie.
16. Far capire cosa si vuole dall’utente
Non si scrivono contenuti per un blog solo per informare, ma anche per portare l’utente a seguire un certo percorso. E’ per questo che è importante inserire delle call to action inerenti al keyword intent dell’utente. Queste non vanno inserite solo in un punto della pagina, ma sparpagliate in punti strategici del testo, quando, per esempio, si parla dei vantaggi di un servizio, quello proposto dalla call to action.
17. Ottimizzare le meta description
La meta description è quella porzione di testo che compare nei risultati di ricerca dopo il titolo e indica all’utente qualche contenuto presente nel testo. Questo elemento dovrebbe essere ottimizzato con informazioni che invitino gli utenti a cliccare e i motori di ricerca a capire il contenuto della pagina. Deve essere lungo circa 156 caratteri, contenere l’argomento principale ed essere convincente.
18. Spingere gli utenti a condividere i contenuti sui social
I social media aiutano i siti a raccogliere nuovi visitatori. Ecco perché è bene aggiungere i pulsanti di condivisione sui social alla fine di ogni contenuto. Ciò che piace sui social, sono le immagini. Ecco perché un contenuto ottimizzato SEO condivisibile presenta anche degli elementi visivi. Oppure, se il testo è particolarmente lungo, si potrebbe optare per un pulsante per selezionare alcune righe dell’articolo e twittarle.
I migliori strumenti per fare SEO copywriting

1. SEMrush
SEMrush è il big player dei keyword research tool. E’ uno strumento completo per qualsiasi SEO copywriter. Si tratta di una suite che racchiude in sé tantissimi utili tool per trovare le parole chiave più adatte ai nostri contenuti, meno competitive e costose, mostrandone la difficoltà e il livello di traffico che sono in grado di attirare.
SEMrush, grazie allo strumento Topic Research, fornisce anche informazioni sui trend del momento, rilevando cosa cercano le persone su un preciso argomento. E’ anche in grado di mostrare come si comportino i competitors online, permettendo di studiare le loro strategie, annunci, contenuti ecc.
SEMrush è particolarmente consigliato per i SEO copywriter e la scrittura di contenuti SEO per via del suo tool Writing Assistant che supporta nella stesura di articoli e a ottimizzare i contenuti sulla base dei posizionamenti dei 10 principali concorrenti su Google.
SEMrush è lo strumento più efficace per la keyword research e per poter generare più visite e traffico sul proprio sito web. Ecco perché ti consiglio di andare sul sito ufficiale e cominciare una prova gratuita di 30 giorni. Non ne potrai più fare a meno!
2. Seozoom
SEOzoom è abbastanza simile a SEMrush: è ricco di utilissimi tool per i progetti SEO, l’analisi dei contenuti, la keyword research e molto altro.
E’ in grado di analizzare i trend quotidianamente e fornire le migliori opportunità per una pianificazione editoriale davvero efficiente. I suoi grafici sono molto chiari e completi e lo strumento, in generale, è user friendly.
Il bello di SEOzoom per un SEO copywriter è la sua capacità di analisi dei contenuti, evidenziando quelli più performanti e fornisce dei consigli per ottimizzare quelle pagine con del potenziale. Inoltre, lo strumento SEO spider permette di rintracciare gli errori del sito web e scovare quegli elementi che ostacolano la buona ottimizzazione del contenuto.
3. Answer the public
Answer the public è uno strumento davvero facile e unico per scoprire cosa gli utenti chiedano ai motori di ricerca. Dopo aver inserito una keywords nella barra di ricerca, Answer The Public analizza i dati di completamento automatico dei motori di ricerca e fornisce come risultato quelle domande che le persone chiedono inerenti alla parola chiave.
Il risultato viene mostrato in una mappa. Qui si possono trovare le keyword correlate, le domande che contengono le parole chiave, i confronti tra due argomenti o i dubbi più comuni tra gli utenti.
4. KwFinder
KW Finder è uno strumento della suite Mangools per la keyword research. E’ molto potente, utile e facile da usare.
Per ogni parola cercata, lo strumento offre una serie di informazioni molto utili come difficoltà della parola chiave, volume di ricerca, costo per clic e trend. Proprio come SEMrush, offre i risultati in tabelle chiare e complete, in cui le keywords sono raggruppate in base a correlate e domande. KW Finder offre molti suggerimenti per migliorare la propria strategia di marketing e lavorare al meglio con le parole chiave correlate e a coda lunga. Fornisce poi dei dati sulle ricerche effettuate con il completamento automatico di Google, per vedere da cosa gli utenti sono attratti.
5. Screaming Frog SEO Spider
Un po’ meno conosciuto, ma altrettanto efficace è il SEO spider proposto da Screaming Frog, uno strumento generato dall’omonima società inglese esperta di marketing. Esso utilizza un crawler che va a intercettare informazioni specifiche dal sito web analizzato.
Questo strumento è davvero intuitivo e i risultati di ricerca sono molto semplici da leggere e filtrare, in modo da non perdere tempo. Il suo obiettivo principale è fornire all’utente una visione completa degli errori presenti sul sito che rallentano l’ottimizzazione e fornire suggerimenti per andare a correggerli.
SEO Spider di Screaming Frog è molto utile per verificare la funzionalità dei contenuti creati e verificare se siano ottimizzati al meglio lato SEO.
FAQ: Domande Frequenti

Perché e importante il SEO Copywriting?
Perché permette ai contenuti più di qualità di scalare la SERP e posizionarsi tra le prime posizioni nei risultati di ricerca, in modo che gli utenti vi clicchino sopra più spesso e il traffico aumenti. Più traffico vuol dire più persone che visitano il sito, ovvero potenziali clienti.
Vantaggi e benefici della scrittura di contenuti in ottica SEO
Scrivere i contenuti in ottica SEO non significa solo permettere loro di essere rintracciati dai motori di ricerca e comparire sopra i siti dei competitors. Vuol dire anche creare testi più leggibili e apprezzabile dagli utenti, ben scritti, suddivisi in paragrafi chiari, arricchiti con elementi visibili e che invitano ad agire più efficacemente.
Qual è la Differenza tra seo copywriting e scrittura di contenuti?
Uno scrittore di contenuti per il web potrebbe essere definito web writer o content writer. Lo scrittore di contenuti si occupa di redigere contenuti da pubblicare sui social, su annunci, email e pagine web. Il suo obiettivo non è vendere, come nel caso del SEO copywriter, ma creare dei contenuti di qualità in grado di incuriosire, informare e intrattenere il pubblico. Di più, il SEO copywriter deve essere in grado di persuadere e guidare il pubblico a fare qualcosa.
Quali sono le best practice di seo copywriting?
- effettuare una keyword research approfondita prima di mettersi a scrivere, aiutandosi con dei tool appositi come SEMrush
- analizzare le strategie dei competitors
- scrivere bene, in modo leggibile e semplice
- collocare al meglio e parole chiave nel testo
- dividere il testo in paragrafi e inserire tag
- concentrarsi su titoli e meta description
- inserire elementi visivi
- rendere condivisibili i contenuti
Quali competenze deve avere un buon SEO copywriter
- essere persuasivo
- conoscere bene il funzionamento dell’algoritmo dei motori di ricerca
- saper usare i tool per la keyword research
- conoscere bene il proprio pubblico e saper individuare le sue necessità
- essere un appassionato e curioso marketer
Conclusions

Il SEO copywriter deve essere certamente un bravo scrittore in grado di attirare un pubblico ampio, ma deve anche essere un marketer e tecnico SEO. Ciò vuol dire conoscere le strategie di digital marketing da applicare ai contenuti e sapere come portare gli utenti a compiere determinate azioni.
Avere in azienda o collaborare con un SEO copywriting è un ottimo modo per aumentare il traffico sul proprio sito, convertire gli utenti e aumentare anche il fatturato.
Questo articolo vuole approfondire il mestiere del SEO copywriter e fornire delle dritte e strumenti per migliorare le abilità relative a questa professione. Facendo questo, il tuo brand non può fare altro che crescere e attrarre sempre più clienti.