La keyword research, letteralmente “ricerca delle parole chiave”, è il cuore pulsante di qualsiasi strategia SEO. Senza un’approfondita keyword research, insomma, non c’è speranza di battere i competitors sulla SERP.
Nella pratica, la keyword research indica la stesura di un elenco di parole chiave attraverso le quali si vorrebbe posizionare il proprio sito web e rispecchiano le ricerche effettuate dagli utenti su Google quando cercano servizi, prodotti o informazioni generali.
Utilizzando le keywords, il marketer o il proprietario del sito web può passare alla creazione di contenuti ottimizzati contenenti le parole chiave in grado di attirare l’attenzione degli utenti, ma anche quella dei motori di ricerca.
Si sa: migliore posizionamento significa anche maggiori visite sul sito e più ampie probabilità di conversione del cliente e, quindi, di guadagno.
L’importanza della keyword research

Attraverso la keyword research è possibile comprendere cosa cerchino gli utenti su Google relativamente all’ambito che compete al proprio sito. Quando si ottimizza un sito, bisogna stare molto attenti a cosa digitano le persone nella barra di ricerca di Google e si potrebbe rimanere sorpresi scoprendo che gli utenti cercano parole che noi neanche ci eravamo immaginati.
Così, se non scopriamo le abitudini di ricerca dei navigatori del web, non possiamo posizionarci al meglio nei risultati e quindi finire in fondo e non attirare visitatori.
Ogni marketer dovrebbe comprendere quale sia l’intento di ricerca del suo target di riferimento e fare in modo che i suoi contenuti siano ottimizzati per incontrarlo.
Tipi di Keywords

Partiamo dal presupposto che esistono diversi tipi di keywords che vanno oltre la semplice differenza fra quelle “tradizionali” e long tail, più lunghe e meno gettonate.
Le diverse tipologie di keywords si distinguono l’una dall’altra per obiettivi:
- keyword informazionali, attraverso le quali l’utente cerca di raccogliere delle informazioni;
- keyword navigazionali, usate dagli utenti che cercano prodotti, servizi, luoghi, aziende e molto altro;
- keyword transazionali, ovvero quelle con l’unico scopo di vendere.
Come puoi notare, questa divisione indica le varie fasi del customer journey, dall’awareness alla conversione.
Ci sono poi altre due tipologie di keywords che andrebbero aggiunte alla lista: esse sono le keywords locali, che vanno alla ricerca di un’attività in un luogo preciso, e le branded keywords, che si riferiscono al nome di un marchio.
Come si fa una keyword research?

Per effettuare una keyword research efficace, devi seguire dei passaggi fondamentali:
1. Definire gli obiettivi
- A chi ti vuoi rivolgere?
- Che messaggio vuoi trasmettere?
- Che azione vuoi che il visitatore intraprenda?
Questo passaggio aiuta a definire al meglio la strategia di comunicazione e a definire sia il mercato in cui si opera che il budget.
E’ infatti importante sapere quanto si vuole spendere per le singole parole chiave da usare, per esempio, in un annuncio di Adwords, ma è anche fondamentale conoscere i competitors, sapere come ti distingui da loro e come potresti compensare le loro falle;
2. Creare un elenco di parole chiave
In questa fase è bene calarsi nei panni di chi cerca su Google un prodotto o un contenuto relativo al tuo sito. Che parole useresti? Faresti delle domande?
3. Approfondire l’elenco
Aiutandoti con un tool affidabile come SEMrush, KWFinder o Answer The Public, utile soprattutto per le long tail keywords, cerca le parole chiave più utilizzate per una certa ricerca e verifica anche la presenza di suggerimenti per ottimizzare al meglio i tuoi contenuti.
SEMrush, in questo senso, è lo strumento più completo per effettuare una ricerca di parole chiave e un confronto con i competitors efficace e potente. Sfruttando SEMrush, otterrai diverse varianti di parole chiave, sinonimi e termini più o meno correlati per allungare il tuo elenco di keywords e ottimizzare la tua strategia SEO.
Leggi anche: Come usare SEMrush per fare keyword research.
4. Scegliere parole chiave a coda lunga
Le parole chiave più ambite dalle aziende e dai competitors sono anche le più costose e quelle che rischiano di far prevalere altri risultati nella SERP e non il tuo sito.
Le long tail keywords portano certamente meno traffico di ricerca, ma presentano molta meno concorrenza.
Quindi, si rivela più facile ed economico posizionarsi al meglio sulla SERP adottando queste comode keywords.
Inoltre, aumentano anche il tasso di conversione in quanto sono più precise e rivolte a una nicchia.
5. Guardare cosa fanno i competitors
Sempre restando sul discorso relativo alla concorrenza, bisogna comprendere cosa fanno i competitors.
- Che parole chiave usano?
- Quali contenuti propongono?
- Come li strutturano?
Questo passaggio è parte integrante della tua strategia SEO e influenza molto la scelta delle tue keywords.
Se la concorrenza, infatti, nel tuo settore è alta, è più difficile a posizionarsi per termini generici ad alto traffico ed è quindi utile scegliere long tail keywords.
In questo senso, SEMrush si rivela ancora una volta uno strumento affidabile, garantendo un’analisi dei competitors completa ed efficace.
6. Ampliare la strategia con keywords di supporto, sinonimi, plurali e singolari
Per fregare un po’ la concorrenza, potresti utilizzare parole chiave non strettamente legate al tuo settore, vista la maggiore competitività che presentano. Opta piuttosto per alcuni marketing hacks, come la scelta di parole chiave inerente a ciò che vendi ma non strettamente correlate a quello che stai promuovendo.
Se stai vendendo verdure, dovresti optare anche per parole chiave come “zuppa di verdure”, “ricetta per una zuppa veloce”, “azienda agricola chilometri zero” e simili.
Non sottovalutare, inoltre, l’importanza dei sinonimi. Oggi i motori di ricerca comprendono l’intento degli utenti e cercano quelle parole, anche sinonimi, per fornire la migliore risposta alle loro domande.
Quindi, rendi vario il tuo testo con tanti termini simili e correlati.
Stessa regola vale per i plurali e singolari. Google ha imparato a non fare troppa distinzione.
7. Usare poco e bene le parole chiave
Non cannibalizzare le parole chiave, non usarle eccessivamente o potresti ottenere il risultato opposto a quello sperato.
Conclusioni

Nel marketing moderno non si può rinunciare a una keyword research approfondita. Ne vale il tuo tempo e anche il tuo denaro. Devi scegliere solo quelle parole chiave che usano gli utenti per trovare i tuoi contenuti ed evitare invece quelle che non ti aiutano a posizionarti al meglio.
Affidati a strumenti completi e affidabili come SEMrush e spendi del tempo a costruire il tuo elenco di parole chiave, in modo che sia adatto ai tuoi utenti, ai contenuti e anche all’algoritmo di Google.
Passa poi alla stesura di contenuti di qualità e leggibili contenenti le parole chiave.
Ricorda, infatti, che non basta inserire keywords in una pagina per far sì che compaia tra i primi risultati nella SERP. Serve una scrittura coinvolgente, una strategia di backlink efficace e un’ottima promozione dei contenuti.
Se questa è stata la prima volta che senti parlare di questo argomento, allora prenditi del tempo per elaborare queste informazioni e per fare una keyword research approfondita per il tuo business.
Detta questa ultima cosa, non mi resta altro che ringraziarti per la tua attenzione e per avermi seguito fino a questo punto.
Alla prossima!
Un abbraccio.